Man mano che al Quercia35 ci rendiamo conto delle meraviglie di cui siamo circondati, viene spontaneo presentarle a chi ci segue ed ha a cuore il territorio incantato della Valle del Salto.
Parte quindi una piccola “serie” di articoli, uno storytelling a puntate che ci porterà alla scoperta dei caratteristici borghi che si affacciano sul Lago del Salto, ognuno dei quali si distingue per storia, cultura e panorami. Seguiteci in questo percorso per scoprire meglio questa splendido Cicolano, passo dopo passo…Lento, naturalmente!
Il territorio di cui parliamo fa parte dell’area situata nell’alto Lazio in provincia di Rieti, inserita nella zona del Cicolano e denominata “La Valle del Salto”, che deve il suo nome alla presenza del fiume Salto e la cui storia è stata fortemente segnata dalla costruzione, fra il 1938 e il 1940, di una imponente diga per la produzione di energia elettrica, che ha generato l’omonimo lago del Salto, il bacino artificiale più grande del Lazio, così come descritto nel nostro articolo.
La costruzione della diga portò all’evacuazione forzata di quattro paesi, ricostruiti poi più a monte, dopo la loro definitiva sommersione. Un esodo biblico, una sofferenza indicibile della popolazione, costretti ad abbandonare la propria casa; tale evento influenzò anche la vita degli altri aggregati urbani limitrofi. Gli abitanti, a seguito della trasformazione del territorio, che in pochi anni vide la sommersione delle vallate fertili, furono costretti ad abbandonare i luoghi per trovare fortuna nelle periferie della capitale e ciò determinò un progressivo spopolamento della vallata. Questa vicenda, è stata oggetto di una rivisitazione teatrale rappresentata in più Comuni della zona del Cicolano durante l’estate del 2024, intitolata “Il Lago si Racconta”, evento che ha riscosso molta attenzione e che ha fatto tanto riflettere chi non conosceva la storia della trasformazione di questa valle.
Il lago che occupa l’ampia vallata del Cicolano, antica terra degli Equi ed Equicoli, è accerchiato dagli antichi paesi e dai piccoli borghi arroccati sulle alture. I versanti del lago sono nettamente diversi: su quello di destra, esposto a sud-ovest, si addensano i paesi e i campi coltivati. Il versante di sinistra del Salto, esposto a nord-est, è più solitario. I paesi che sorgono più in alto sono piccoli borghi con antiche case, aggrappate ai costoni boscosi che discendono da Monte Navegna.
Scoprite con noi, attraverso piccoli “ritratti”, i tanti Borghi affacciati sul Lago del Salto, ognuno con caratteristiche, feste, tradizioni diverse che non mancheranno di stupirvi!
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