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Leofreni: storia di un borgo del Cicolano

by Antonella Piscitilli
Leofreni: storia di un borgo del Cicolano

Nel cuore del Cicolano, immerso tra le montagne e i boschi dell’Appennino laziale, sorge Leofreni, una frazione del comune di Pescorocchiano. Questo borgo, che conta oggi poche decine di abitanti stabili, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, mantenendo intatta l’anima rurale e montana che lo contraddistingue da secoli.

Leofreni: storia di un borgo del Cicolano dalle origini all’età moderna

Leofreni, come molti borghi del Cicolano, ha origini antichissime. L’area era abitata già in epoca preromana dal popolo degli Equi, che dominava questi territori prima dell’arrivo dei Romani. Dopo la conquista romana, il Cicolano fu integrato nella struttura amministrativa dell’Urbe, diventando un’area strategica di passaggio tra la Sabina e il Reatino. Durante il Medioevo, Leofreni divenne un borgo fortificato sotto l’influenza dei signori locali, come i Mareri e i Colonna, potenti famiglie che controllavano il territorio. Le testimonianze di questo periodo sono visibili ancora oggi nei vicoli stretti del paese, nelle case in pietra e nella Chiesa di San Giovanni Battista, il principale edificio di culto del borgo, che conserva elementi architettonici di epoca medievale. Nel corso dei secoli, l’economia di Leofreni si è sempre basata sulla pastorizia, l’agricoltura e il lavoro nei boschi. I suoi abitanti hanno vissuto in simbiosi con la natura, sfruttando le risorse della montagna per la sopravvivenza.

Antropologia e tradizioni: la vita comunitaria di un tempo

Leofreni, come molti altri piccoli borghi appenninici, ha sempre avuto una forte dimensione comunitaria. Fino a qualche decennio fa, la vita del paese era scandita dalle stagioni e dalle attività agricole. Si trattava di una società autosufficiente, in cui le famiglie si aiutavano reciprocamente nei lavori più impegnativi, come la mietitura del grano o la transumanza del bestiame.

Uno degli aspetti più interessanti della tradizione di Leofreni è il Carnevale degli Zanni, una festa popolare che rappresenta l’antico scontro tra il Ricco e il Povero e che fa parte delle tante manifestazioni con cui il Cicolano festeggia il periodo carnevalesco. Le maschere tradizionali, i costumi e le rappresentazioni teatrali portano avanti un rituale che affonda le radici nella cultura contadina, dove il carnevale era un’occasione per sovvertire, almeno per un giorno, le rigide gerarchie sociali.

Un altro elemento antropologico importante è la forte devozione religiosa, testimoniata dalle feste patronali e dalle piccole cappelle sparse nel territorio, che raccontano di un passato in cui la fede era un punto di riferimento essenziale per la comunità. La forte devozione religiosa è ancora presente oggi, ed a sua testimonianza riportiamo il grande lavoro svolto dalle associazioni costituite in questo piccolo ma attivissimo borgo, che addirittura stanno lavorando al recupero della Chiesa di S. Antonio da Padova, una chiesetta privata del XV secolo di proprietà della famiglia Attili.

Leofreni oggi: spopolamento e tentativi di rilancio

Come molti borghi dell’entroterra appenninico, Leofreni ha vissuto negli ultimi decenni un progressivo spopolamento. Dalla seconda metà del Novecento, molte famiglie hanno lasciato il paese per cercare opportunità di lavoro nelle città o all’estero, riducendo drasticamente il numero di abitanti stabili.

Oggi, il borgo conta poche decine di residenti, per lo più anziani, ma nei mesi estivi e durante le festività si ripopola grazie al ritorno di chi ha origini nel paese e alle iniziative organizzate per promuovere il turismo. Negli ultimi anni, alcune associazioni locali e gruppi di volontari stanno cercando di valorizzare il territorio attraverso eventi culturali, trekking e iniziative di turismo esperienziale. Il recupero delle antiche tradizioni e la promozione di un turismo lento e sostenibile potrebbero rappresentare un’opportunità di rilancio per Leofreni, come per tutto il Cicolano.

Perché visitare Leofreni?

Oggi, chi arriva a Leofreni trova un borgo silenzioso, autentico, immerso in una natura incontaminata. È il luogo ideale per chi ama i piccoli paesi di montagna, le passeggiate nei boschi e le atmosfere cariche di storia. Dal borgo partono sentieri che conducono a scenari spettacolari, tra cui le foreste di faggi e i punti panoramici sul Monte Nuria. Inoltre, durante il Carnevale e altre festività tradizionali, è possibile vivere l’anima più autentica del paese, tra rievocazioni storiche, musica e piatti tipici della cucina cicolana. Se sei alla ricerca di un angolo di pace e tradizione nel cuore dell’Appennino, come gli amici del Quercia35, Leofreni ti aspetta con la sua storia e la sua bellezza senza tempo. Provare per credere!

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